​​Un evento che propone una riflessione sul potenziale poetico-onirico degli spazi e degli accessori domestici, invitando a riscoprire la cucina come territorio di meraviglia.

Una promenade artistica in showroom tra fluttuanti opere digitali e fisiche dell’architetto Sandra Ida Faggiano, ideate in esclusiva per Lube Store, per raccontare che dietro ogni oggetto familiare, ogni cosa quotidianamente in tavola, si nasconde un universo visibile solo quando abbandoniamo le prospettive abituali.

Teiere, posate, bicchieri ed elettrodomestici normalmente percepiti nella loro dimensione funzionale, vengono qui liberati dalla loro identità di routine trasformandosi in impossibili figure um-androidi, paesaggi in metamorfosi, architetture organiche.

Come in un laboratorio alchemico che opera secondo le leggi della fisica del sogno, si vedono piatti liquefarsi in landscapes immaginari, lavastoviglie sviluppare anatomie umane, forchette germogliare come entità viventi: la rigida geometria degli spazi casalinghi muta, creando visioni multiple e ritratti di "muse domestiche" che coesistono per dare vita ad uno, tanti, infiniti volti di "cucine poetiche".​

Ogni "custode" di queste cucine è corpo e paesaggio che si racconta con robotica voce ai visitatori che indossano le cuffie e si perdono in showroom tra gli schermi psichedelici.